Il nuovo spettacolo di César Brie è espressione del pensiero di Simone Weil, quasi sconosciuto alla sua morte, oggi ci interroga con una forza sconvolgente. Si occupò degli uomini, dei pensieri e delle azioni degli uomini. Fu operaia, sindacalista, insegnante, scrittrice, storica, poetessa, drammaturga, combattente, filosofa, contadina. Morì di stenti, in esilio. Si occupava degli uomini e dimenticava se stessa.
"Una donna appoggiata contro un muro.
Su quel muro, un uomo disegna un letto.
La donna, in piedi e allo stesso tempo coricata nel suo letto, parla con dio.
In quel letto non più disegnato, ma fatto d’aria, si troveranno a galleggiare, sostenuti dalle loro anime e dalla forza della loro purissima amicizia, Simone e il poeta Joe Busquet, ferito alla schiena nella guerra e invalido per sempre.
E in un’altro letto, verticale ora, come la sua vigile attenzione, Simone sprofonda l’ultimo giorno della sua vita mentre descrive ai suoi cari il destino dei folli di Shakespeare, condannati come lei a dire la verità e non essere capiti da nessuno."
Testo, regia: César Brie (basato sugli scritti e la vita di Simone Weil)
Attori: Catia Caramia, César Brie
Produzione: Teatro del Sacro, Campo Teatrale, César Brie.